Ciao a tutti,
scrivo per un problema davvero considerevole di un'amica che ha un prato in fase di costituzione (da quasi due anni) che la fa impazzire.
Dunque, il suddetto prato è un pezzetto di terra spelacchiata, per lo più in ombra, anzi, quasi totalmente in ombra.
Non è un ombra buia e fitta, in quanto durante la giornata qualche raggio di sole filtra attraverso la staccionata e la chioma degli alberi, però non è pieno sole.
In aggiunta a questo, il terreno non è brutto: FA DAVVERO SCHIFO! Argilla pura, al tatto sembra creta. Quando non lo irriga per un po'(per essere precisi: 2 giorni in piena estate mantovana, quindi caldo-umida), si spacca in maniera considerevole ed ha una compatezza orrenda.
Ultimo, ma non meno importante problema, in alcuni punti del prato, abbiamo scoperto esserci un residuo del cantiere della casa.
A questo punto, voi direte, rinuncia!
Impossibile rinunciare, un pezzetto di prato è la cosa più agognata da questa famiglia.
Bene, nell'arco di due anni sono stati fatti diversi e dispendiosissimi interventi.
- il primo vivaista che si è avvicinato al prato, ha fatto fresare e riportare un minimo di terra un po' più decente.
Ha diserbato e riseminato (non chiedetemi con cosa, non lo so e ancora non riconosco il tipo di erba al primo sguardo e non so se siano macro o microterme);
- il secondo vivaista ha zappato manualmente tutta la superficie (saranno circa 500mt.), diserbato e riseminato;
- il terzo vivaista non ha messo mano in maniera saliente, ha solo scarificato il prato e lo ha riseminato, consigliandole di tenerlo bagnato, moooolto bagnato (le ha detto in sostanza di far partire l'irrigazione tutti i giorni per venti minuti...conclusione: UNA PALUDE).
Dopo una spesa folle (nell'arco di due anni: più di 6000 eurini) e come risultato uno spelacchiamento quasi generalizzato, si è deciso di non far mettere più le mani a nessun esterno e di tentare di provvedere da sè stessi, per mano della padrona di casa e mio, ma non vi nego che i quesiti che ci poniamo siano tanti e ve li elenco qui sotto.
- Non sarebbe utile cercare di correggere la tessitura del suolo, spargendo una certa quantità di sabbia e di ghiaietto fine?
- Non basterebbe solo farne uno strato leggero, anno dopo anno senza interrarlo e aspettando che sia il dilavamento sia il calpestio, lo incorporino al terreno?
- Varrebbe la pena, ad esempio, passarci periodicamente (una se non due volte l'anno) un arieggiatore a lame fini per spaccare la crosta superficiale ed eventualmente eliminare gli stoloni delle erbacce (ove ce ne fossero ovviamente)? Anche perchè il suo cane sta sviluppando un'epatopatia da intossicazione, in quanto tutti le hanno detto che gli erbicidi hanno una latenza davvero irrisoria e il poveretto, viene sì tenuto in casa per qualche ora, ma successivamente torna in giardino e ogni tanto si mangia un po' d'erba.
- La trasemina avrebbe un senso in una condizione del genere?
- Quali tipi di sementi usare? E' meglio usarle in purezza o in miscuglio?
In questo giardino sono in atto dei cambiamenti, spostamenti di arbusti, impianto di nuovi ecc. ecc., che non interessano in maniera sostanziale l'area destinata a prato, ma che comunque incidono nella misura in cui, il calpestio è maggiore ed è, a volte, poco attento ai bisogni primari dell'erba.
Vi prego, vi scongiuro...siamo nelle vostre mani!
Grazie e ciao
Viola
P.S.: se non fossi così imbranata non mi dispiacerebbe inserire due fotine...sob!
[Modificato da viola135 24/09/2004 12.35]
[Modificato da viola135 25/09/2004 2.08]