La ricerca amatoriale di Supernovae

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Creedence01
00martedì 4 novembre 2014 09:31
Da un anno a questa parte ho iniziato diversi percorsi di ricerca come astrofilo, per toccare (e far toccare) con mano le potenzialità della strumentazione normalmente definitita "amatoriale".

Ho scoperto che con un telescopio e con una montatura da 6/700 euro si può ambire a inserire il proprio nome all'interno dei cataloghi, aiutare la ricerca astronomica e spingersi addirittura alla ricerca/verifica dei pianeti extrasolari.

Ho scoperto che la prima cosa cheè necessario veramente imparare è un metodo, e questo richiede molto tempo e pazienza.

Ad oggi sono molto impegnato in questi fronti:
- astrofotografia
- astrometria
- ricerca di supernovae (ho effettuato con successo la prima survey, dopo due mesi di preparazione concettuale, tecnica, strumentale e didattica)
- semplice fotometria su pianeti extrasolari (sto studiando metodi e anocra non sono operativo)
- spettrografia (ho iniziato da poco la pratica)

Lo scopo di questo topic è sostanzialmente cercare di spiegare "il metodo", in modo che chiunque possa un domani leggere e "provarci". Ovviamente essendo un astrofilo neofita, il tutto va letto con un certo spirito critico e di verifica. L'astrofilia "applicata" è parecchio complessa, e non avendo una cultura accademica potrei sbagliare a spiegare alcuni aspetti. Nonostante questo, il mio ruolo è sostanzialmente quello di rendere un pò la vita facile a chi vuole iniziare, spiegando in maniera semplice alcuni concetti complessi che stanno alla base di qualsiasi spunto di ricerca. Quindi inziamo..

La ricerca delle supernovae richiede enorme dispendio di tempo sia per le calibrazioni del setup (montatura, bilanciamento, polo) sia per quanto riguarda il massiccio utilizzo di una serie di software "a cascata". Motivo per il quale sarebbe bene avere una postazione fissa, ma non è obbligatoria. Diventerà una necessità col tempo e questo putroppo si farà sentire, ma se si ha voglia e mordente non esistono limiti: postazione fissa o mobile, vanno ugualmente bene.

Per chi fosse interessato, l'obiettivo è quello di riprendere un vasto numero di galassie per ogni sessione (dalle 50 alle 100 come obiettivo personale) e metterle in comparazione con immagini Master, che sarebbero immagini delle stesse galassie "senza supernovae".

Se dalla comparazione emerge una "stella" nuova, questa sarà molto probabilmente una supernova, cioè una stella esplosa in quella galassia.


Per quel che riguarda la mia procedura base, una volta quindi trovata l'anomalia, passerò in rassegna l'oggetto con lo spettrografo per cercare di determinarne il tipo (supernovae di tipo IA ad esempio)

Il lavoro è enorme, ma molto molto stimolante al punto che si porrà spesso la scelta su come destinare una serata (astrofotografia o survey? )

Il telescopio utilizzato è un Celestron C8, la montatura una Neq6, i software in cascata utilizzati sono

Ricerca
Ascom
Eqmod
Maximdl

Se ben calibrato (e ben compreso) lo stack-flow funziona in maniera esaltante. Non è necessario calibrare la montatura su stelle per allinearsi. Semplicemente, ad orari prestabiliti, i software da soli iniziano la routine dando vita ad una vera e propria robotizzazione.

Viene ripresa una porzione di cielo, verificata la presenza di stelle, comparata con catalogo GSC che determina le coordinate reali del punto osservato. A quel punto in automatico viene calibrato l'allineamento e gestito lo spostamento in modo da centrare gli oggetti successivi con la massima precisione. Nella sessione cheho effettuato, sono state centrate 20 galassie su 20, senza mai toccare la montatura.

Purtroppo l'unico "neo" è il dover smontare e rimontare l'attrezzatura e questo a volte causa piccoli errori o di bilanciamento o di fuoco o di allineamento polare, come si evince dalla foto che ha una certa deriva.

La macchina utilizzata è la solita Canon, che attraverso Maximdl permette il binning e la gestione di file .fit rendendola quindi valida per i primi approcci fotometrici.

Canon rules...ma è sempre meglio, a rigor di scienza, prevedere in futuro l'acquisto di un sensore CCD.

In allegato una foto da una prima sessione di sorveglianza, come si può vedere in questo caso ho avuto qualche problema di bilanciamento sull'asse di declinazione che mi ha causato un mosso sulle stelle. Questo per far capire quanto possa diventare utile in futuro prevedere una postazione fissa.

La cosa "buona" rimane comunque che ho ottimizzato la sequenza di montaggio riducendo sensibilmente i tempi: in mezz'ora sono pronto. MA la prossima volta aggiungerò 10 minuti in piu per verificare i bilnaciamenti [SM=g8947] [SM=g8947]
KOSLINE
00martedì 4 novembre 2014 10:43
Complimenti ammazza che lavoraccio... [SM=g8920]
Creedence01
00martedì 4 novembre 2014 12:11
Yes..un lavoro di monitoraggio costante...ma molto molto interessante.

Sfrutterò anche questo topic per mettere le immagini di galassie piu carine che troverò via via in modo da "buttare" anche un occhio all'estetica.

Ad esempio, guarda bellina questa..peccato per la vignettatura, il sensore canon è APS mentre sto utilizzando un attacco da 1"1/4...devo assolutamente passare al 2"...
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