La ricerca calibrata...

…Difficile potrei dire, ma forse, non del tutto impossibile, raccontare tra alcune righe l’esperienza che accade, così, nell’imperativo dell’esserci adesso, sotto un cielo che sembra uguale, anche se in realtà non lo è…
Il percorso che si delinea davvero. Atteso, sognato, incerto. Giunge dinanzi la nuova soglia. Di gite variopinte, appare, nello specchio dell’essere il nuovo regno del riscatto. Emozionato, spaventato, e con la speranza da fedele compagnia, varchi nuove, domestiche soglie.
Nel ventoso turbine di invernali foglie, un viale. Tetti e fumaioli, in un riferimento. Frenesia che corre ai mille angoli. Sovrasta una palma ed un’edera il grigio marciapiede.
Come incanta, agli occhi di un incredulo il fascino di rovine silenziose e maestosamente presenti? Il portico, la navata, il capitello, la colonna. Dinanzi al teatro e al tempio, la nebbia si schiarisce, in qualche schizzo di pioggia. Torna con gioia lo sguardo di speranza. In un modo o nell’altro, nel marasma umano affermi: “Tramonti, rischiarano orizzonti velati e tersi, mentre oltre i Fori Imperiali, e le dolci vie di Roma, sembra librarsi il segnale…”
Le notti si tingono di sogni lucenti. Storie di storie in riva al fiume. Colori astratti e forme della natura. La libertà che vola, nell’ingenuità che si manifesta…Continua…