Ragazzi opprimenti

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Reiko_Artemis
00martedì 14 febbraio 2012 15:19
Salve a tutti!
Oggi volevo parlarvi di una nuova "tendenza", una cosa che ho osservato nei miei coetanei e nei ragazzi poco più grandi di me, osservazione confermata anche da una mia amica che non frequenta il mio stesso ambiente ma si ritrova spesso ad avere a che fare con certi soggetti.

Per arrivare al punto, ho notato che i "ragazzi d'oggi" (termine assai abusato e che personalmente detesto), che possono andare dai diciotto ai ventisei anni (o poco più), sono davvero opprimenti.
Non saprei definire con altro aggettivo un atteggiamento fin troppo romantico e sognatore, appiccicoso e spaventoso.
Mi ero fatta l'idea che fossero sempre le ragazze a farsi idee romantiche su un rapporto, a pensare subito ad avere bambini eccetera. Non a caso le pubblicità, i film, i libri parlano sempre di ragazze praticamente sedotte e abbandonate, o così stupide da pensare che il tipo rimorchiato in discoteca poi vorrà costruire qualcosa di serio con loro. I giornali femminili consigliano alle ragazze di non essere appiccicose, di lasciare gli spazi ai propri partners, di contro però le ragazze sono anche allevate con il mito della fiaba con lieto fine e dei sentimenti puri.
Insomma, finché sono stata rinchiusa nella mia stanza, nel mio piccolo paesino sardo, stile hikikomori, mi ero fatta questa idea.
Poi mi sono scontrata con la dura realtà! Ragazzi che appena rivolgi loro la parola già stanno preparando la lista nozze (esagero, però è vero che non puoi neanche rivolgere la parola perché lo scambiano per interesse), ragazzi che se accetti di uscirci una volta, magari per studiare, poi ti propongono di conoscere i genitori. Ragazzi che fanno voli pindarici assurdi, immaginano la vita assieme dopo appena un mese di frequentazione saltuaria, ragazzi che anche se non hai mai fatto intendere di essere innamorata di loro, e lo metti in chiaro al secondo appuntamento (dopo aver ascoltato esterrefatte la lista dei figli che secondo loro partoriremo), poi ti senti trattare da ragazza malvagia che gioca coi sentimenti.
Mia sorella, che appartiene alla generazione precedente alla mia, neanche ci voleva credere. Ai suoi tempi erano i maschi che seducevano e abbandonavano, non se ne trovava uno serio a pagarlo oro.
Ecco, io non dico che dovremmo tornare a quei ragazzi (non è bello neanche sentirsi usate), tutt'altro, dico solo, e il giusto mezzo?
Il ragazzo normale, che ti propone di uscire per conoscerti meglio? Che magari inizia una relazione ma non fa programmi a lungo termine, non perché pensi di lasciarti l'indomani, ma perché non essendo Frate Indovino non può essere sicuro che di lì a dieci anni starete ancora assieme.
Ma posso io avere il terrore di uscire con uno che lì per lì trovo fisicamente attraente, perché so che se finisco per non innamorarmi di lui (sì, amore. Parlano di amore al primo appuntamento) poi passo dalla parte della cattiva?
Come posso stabilire in anticipo se la cosa funzionerà o meno? Con un eventuale partner prima si esce, ci si conosce meglio, poi scatta qualcosa, o non scatta. Adesso invece al primo appuntamento si pretende di avere tutto e subito, non puoi avere due minuti per pensarci.
Adesso ovviamente direte "ma Arty, non è che sei un po' vanitosa? Loro magari ti prendono in giro/sono ingenui e credono di amare, ma non amano". Rispondo subito: no, non prendono in giro (non quelli che conosco io almeno), e sì, è probabilissimo (se non certo) che non amano davvero. Solo che hanno questo atteggiamento idiota, ingigantiscono ogni piccolo sentimento, e tu ti senti in trappola, perché non si sa come, accettando un appuntamento, gli hai fatto credere che vi sposerete, e non sai come dirgli che a pensarci bene non ti piace poi tanto. Oppure ti piace, ma ti senti in imbarazzo perché ti fa delle serenate allucinanti, ti parla di morire senza te, e tu ti senti una cacca perché non provi tanto trasporto, cosa naturale, dato il breve periodo di frequentazione.
E se, come detto, sono ingenui, quando cresceranno? Da dei quindicenni posso anche sentire odi sull'amore non corrisposto, sono ancora piccoli, strappano un sorriso. Ma dai venticinquenni? Ti aspetteresti un minimo di maturità.

Ripeto, neanche avrei aperto questo topic, se non avessi avuto la conferma di questa tendenza anche da parte di altre ragazze. A voi la parola.
hotaru.
00martedì 14 febbraio 2012 16:46
Se sia vero o no, non ne ho la minima idea; mi fido, perché ragazzi sostanzialmente non ne frequento.
Ipotizzo solo che possa essere una conseguenza della maggiore libertà femminile: se una o più generazioni fa erano le donne a pensare subito al matrimonio o a una vita insieme, un po' perché era anche la società ad aspettarsi così da loro, adesso se frequenti uno a 22 anni non è detto che te lo debba sposare, mentre un tempo era così (parlo in generale).
Forse il fatto che le donne si sentano più libere dall'idea di "doversi sistemare", fa sì che gli uomini cerchino più stabilità. Proporzionalità inversa, suppongo.
Se sono come dici tu, però, la cosa diventa un po' asfissiante.
Reiko_Artemis
00martedì 14 febbraio 2012 16:57
Guarda, potrei anche aver avuto sfortuna, solo che non sono l'unica ad averlo notato. Magari io ho beccato proprio quelli più schizzati, sta di fatto che c'è stata questa inversione di tendenza: se prima una faticava a trovarsi un ragazzo che pensasse ad una storia seria, oggi le ragazze sono perseguitate da tizi angoscianti che ottengono l'effetto contrario, perché se sono come me scappano via come lepri.
Poi immagino che se fossi io in prima persona più romantica e sognatrice magari mi troverei meglio. Sta di fatto che non chiedo una botta e via, chiedo solo ragazzi che non vedano in un sorriso una dichiarazione di amore eterno.
Voglio uscite serene non finalizzate al fidanzamento.
Voglio relazioni spontanee, amicizie che potrebbero andare più in là, o anche no.
Voglio ragazzi che almeno almeno prendano coscienza che se si sono fatti film mentali è solo colpa loro, e che non essere ricambiati non fa di una ragazza un mostro, men che meno l'accettare un'uscita, un caffè assieme, una dichiarazione d'amore.
Non mi lamento del fatto che i ragazzi siano più seri, mi lamento del fatto che lo sono in modo cretino. A volte mi sembra di essere ancora alle elementari, che due bimbi si mettono assieme e progettano la casa di quando saranno grandi.
Alice Sacco
00martedì 14 febbraio 2012 18:33
quelli della mia zona: una metà pensa a lavorare. L'altra metà cerca lavoro e si, cerca anche la ragazza ma non è che sta a fare progetti. Quando arriva arriva.
Kagura92
00martedì 14 febbraio 2012 21:22
Guarda, ho visto anch'io casi del genere - una delle mie migliori amiche dopo un mese che conosceva il ragazzo aveva già programmato la sua intera vita su di lui. Però ci eravamo convinte che fossero casi estremamente rari.
Cioè, l'idea che ci siano un sacco di ragazzi che "tirano un Mosby" [cit] mi sembrava appunto una roba assurda da telefilm.

Poi io onestamente sono il tipo che se mi si mette pressione scappo in Brasile, è vero, però mi sembra comunque esagerato. E' vero, conosco una coppia che dopo qualche mese che si frequentavano entrambi hanno cominciato a fare serie scelte in campo lavorativo finalizzate esclusivamente a un loro possibile matrimonio e futuro insieme con relativa famiglia, ma era molto meno sull'aspetto "romantico" della cosa e molto più sul "no, non ho intenzione di buttarmi in una relazione tanto per divertirmi" perchè erano fatti così. E sicuramente non la pensavano così dopo essersi visti per cinque minuti.

Capisco in pieno invece il discorso del "se ti parlo mi interessi".
Io studio Ingegneria, e sono piuttosto cessa, quindi devo parlare con un sacco di ragazzi - se non altro per chiedere dove sia l'aula - e ogni tanto mi becco qualcosa sulle falserighe del "io non sono interessato". A parte il dovermi mordere la lingua per non farsi scappare qualcosa del tipo "Come se tu non fossi un Adone, prova almeno a ripassare quando avrai qualcosa in meno là sotto e qualcosa in più la sopra" lo trovo sconcertante. Va bene che "ogni uomo è disposto a credere due cose : che una donna sia debole o che sia attratta da lui" - cosa di cui essere grate quando si ha una valigia pesante in treno - ma mi sembra che si esageri.


Reiko_Artemis
00martedì 14 febbraio 2012 23:29
La cosa che mi dà fastidio è che quando io metto gli occhi su un bel ragazzo, non penso "con questo ci farei dei figli e ci passerei la vita", penso "ammazza che figo, gli metterei le mani addosso", e cerco di conoscerlo meglio, può darsi che appena apra bocca mi faccia passare la voglia, come può darsi che sia anche intelligente e simpatico. Conoscerlo meglio, appunto. E come fare? In genere per conoscere una persona la si frequenta. Il problema è che avere un appuntamento per loro è già una dichiarazione d'amore, quindi addio possibilità di conoscere la persona, ti trovi invischiato in una relazione senza neanche rendertene conto.
Il problema è che ho un certo aspetto fisico (piuttosto carino, per gli amanti del genere lolita), altezza media, esile, visetto delicato e pallido, dimostro meno dei miei anni eccetera. Inoltre da anni mi alleno nel fare sorrisi zuccherosi dicendo cose ciniche e/o pornografiche (quanto mi divertivo a sconvolgere la gente!). Quindi molte persone da lontano, non conoscendomi, possono immaginare che io sia una tipa dolce e fragile, romantica eccetera. Peccato che non sono proprio così.
I ragazzi che partono in quarta in genere sono innamorati di quello che pensano sia la persona, ma non è che la loro riproduzione mentale. Quindi esile e minuta = dolce e romantica, alta e atletica = combattiva e rude. Non si fermano neanche per un attimo a conoscere quella persona, pretendono di sapere già tutto, e quando questa non si comporta secondo i canoni che hanno deciso arbitrariamente, poi si sentono traditi e presi in giro.
Chi fa sul serio non è così. Un mio amico sta per sposarsi e ama davvero tanto la sua ragazza, ci sta assieme da quasi dieci anni, ma non dice "io conosco tutto di lei, lei per me non ha segreti, lei è fatta così e così" no, lui dice "lei ogni giorno è una sorpresa per me, mi sorprende sempre e la amo sempre".
-UrD-
00domenica 19 febbraio 2012 17:27
Non so se sia una questione di 'zone' (scusa, passami il termine, ma non me ne vengono altri), ma per quel che riguarda la mia esperienza (mia e delle mie amiche/colleghe dell'uni) non ho mai visto questa tendenza del ragazzo a volersi fare una famiglia subito.
E' vera la cosa che se parli con loro, anche solo una sera a una cena, immediatamente pensano che ci sia una possibilità con te. Ma di norma penso che si facciano solo castelli su un'ipotetica storia (anche da una botta e via, non solo un impegno serio).

A me è capitato diverse volte di andare a feste con amici, parlare con un gruppo di ragazzi che subito scherzano tranquilli, poi, come esce che sono impegnata, ciao! Si girano letteralmente dall'altra parte, manco fossi diventata invisibile. E' una cosa davvero fastidiosa. Non parlo con te perché ho sicuramente interesse nei tuoi confronti, magari voglio solo fare amicizia. Ma loro vanno alle feste ed escono la sera tendenzialmente per fare conquiste (se sono single). Se hanno una possibilità, ci si buttano a pesce e basta, credo. O, almeno, questo è quello che è capitato moltissime volte a me.

telesette
00domenica 19 febbraio 2012 19:28
Non ho capito una cosa: è riferito a dei casi in particolare o ad un atteggiamento dei maschi in generale?
[SM=g27991] Ricordo che, qualche tempo fa, una mia amica di quindici anni mi parlò di un tizio che la tormentava di MP su facebook ( per un certo periodo, utilizzando anche account diversi ). Ecco, non so quanto abbia a che fare col corteggiamento ossessivo di persone che ci provano di persona, ma che uno di vent'anni circa arrivi a "bombardare" una ragazzina di quindici anni con messaggi tipo:
- marò, quanto sei bbona
- ti faccio divertire io, dai
- non sono cattivo, sono solo un tantino arr**àto
- eccetera...
[SM=g27993] Ecco, se provo a mettermi nei panni della mia amica, al suo posto mi preoccuperei anch'io della dubbia moralità di questo tipo ( per non dire che sarei tranquillamente capace di "invitarlo gentilmente" a lasciarla in pace ). Però sarebbe assai triste se, per colpa di un idiota o di dieci idioti, cominciasse a vedere tutti i maschi per ciò che in realtà non sono - almeno in generale, ricordiamo che le brave persone esistono ancora - d'accordo che occorre grande prudenza, per non incappare nell'individuo sbagliato o tantomeno incoraggiarlo, ma non è altrettanto sbagliato pensare che tutti i maschi indistintamente siano dei pervertiti?
hotaru.
00domenica 19 febbraio 2012 22:44
-UrD-, 19/02/2012 17.27:


A me è capitato diverse volte di andare a feste con amici, parlare con un gruppo di ragazzi che subito scherzano tranquilli, poi, come esce che sono impegnata, ciao! Si girano letteralmente dall'altra parte, manco fossi diventata invisibile. E' una cosa davvero fastidiosa. Non parlo con te perché ho sicuramente interesse nei tuoi confronti, magari voglio solo fare amicizia. Ma loro vanno alle feste ed escono la sera tendenzialmente per fare conquiste (se sono single). Se hanno una possibilità, ci si buttano a pesce e basta, credo. O, almeno, questo è quello che è capitato moltissime volte a me.


E a questi si ricollega quella fetta di ragazzi (limitata, grazie al cielo) che nemmeno ti parlano se non gli interessi. Del tipo averli seduti accanto per una sera e loro che nemmeno si girano a fare due parole con te, tutti presi da altre. Il che è anche logico, ma ignorare completamente tutte le ragazze che non interessano da un certo punto di vista lo trovo anche maleducato. Eppure ne ho trovata, di gente così.
Reiko_Artemis
00mercoledì 22 agosto 2012 12:35
Perdonate se riesumo il topic >_<

Avete presente la massima "un uomo si giudica non da come tratta i suoi pari o i superiori, ma da come tratta gli inferiori"?
Io l'ho cambiata in "un uomo si giudica non da come tratta la propria ragazza (o una ragazza che vuole conquistare) ma da come tratta qualunque altra donna".
Ne ho conosciuto uno che finché si trattava di me (stavamo assieme, al tempo) era un lord, voleva pagare tutto lui, era gentilissimo e disponibilissimo. Poi, tempo dopo, una mia amica si è messa a frequentarlo senza intenti romantici e lui è stato un vero cafone. Della serie, serata al ristorante, lei che non mangia niente e lui che fa a metà il conto. Che esula proprio dal contesto "sei maschio quindi devi pagare", è proprio una questione di giustizia: cioè, lei deve pagare per metà di quello che mangi te? Ma wtf!
Inoltre questo qui aveva pure entrate fisse e viveva coi genitori, per cui non aveva problemi di affitto e di soldi.

E comunque il non parlare con le ragazze se non per rimorchiarle sa molto di sessista. Cioè, sono di sesso femminile, e sono una persona! Potremmo avere interessi in comune, potremmo diventare amici/soci in affari/associazione a deliquere, perché mi estrometti?
Fortunatamente nel mio ambiente non mi è mai capitato, ma una volta, facendo un test d'ingresso per un'altra facoltà (fortunatamente ne ho scelta un'altra, quella che tuttora frequento), mi è capitato di sedere accanto a un ragazzo. In quelle situazioni in genere non si conosce nessuno, quindi è normale attaccare bottone, straparlare per il panico eccetera.
Ebbene, zero. Si è proprio voltato dall'altra parte (dandomi le spalle) per parlare tutta l'ora con uno. Probabilmente l'avrei presa meglio se non mi avesse dato le spalle così ostentatamente...
Sara Black 98
00mercoledì 22 agosto 2012 14:21
Reiko_Artemis, 22/08/2012 12.35:

Della serie, serata al ristorante, lei che non mangia niente e lui che fa a metà il conto. Che esula proprio dal contesto "sei maschio quindi devi pagare", è proprio una questione di giustizia: cioè, lei deve pagare per metà di quello che mangi te? Ma wtf!


Da me si usa pagare "alla romana" (si dice così? Non ne sono sicura...), ovvero ognuno paga per sé. Se è un appuntamento e il ragazzo è gentile, paga lui tutto, ma a volte già dalla serata si capisce se la ragazza vuole parità anche in questo e non prenderebbe bene il gesto, o se lo considererebbe un segno d'attenzione apprezzabile.
Di dividere il conto a metà non se ne parla, ma scherziamo?! Se vuoi che siamo pari, io pago per me e tu paghi per me, non che io sono a dieta/non ho fame/sono troppo impegnata a guardarti per pensare di mangiare/... e tu mangi come un papa e poi si fa la metà matematica! Se uno provasse a fare così lo lascerei lì a pagare il suo pranzo regale e anche la mia Coca-cola!
Va bè che, essendo quattordicenne, non è che vado al ristorante con un ragazzo, preferiamo qualche pizzeria lì intorno, ma comunque il principio è lo stesso, anche se il conto è meno salato.
Kagura92
00mercoledì 22 agosto 2012 15:26
Re:
Reiko_Artemis, 22/08/2012 12.35:



E comunque il non parlare con le ragazze se non per rimorchiarle sa molto di sessista. Cioè, sono di sesso femminile, e sono una persona! Potremmo avere interessi in comune, potremmo diventare amici/soci in affari/associazione a deliquere, perché mi estrometti?
Fortunatamente nel mio ambiente non mi è mai capitato, ma una volta, facendo un test d'ingresso per un'altra facoltà (fortunatamente ne ho scelta un'altra, quella che tuttora frequento), mi è capitato di sedere accanto a un ragazzo. In quelle situazioni in genere non si conosce nessuno, quindi è normale attaccare bottone, straparlare per il panico eccetera.
Ebbene, zero. Si è proprio voltato dall'altra parte (dandomi le spalle) per parlare tutta l'ora con uno. Probabilmente l'avrei presa meglio se non mi avesse dato le spalle così ostentatamente...



Successa la stessa cosa un bel po' di volte - addirittura ce n'era uno che quando la ragazza a cui puntava non gli dava retta, faceva l'offeso e poi se ne andava. Non ci salutiamo nemmeno e viviamo sullo stesso piano, visto che una cosa tira l'altra e siamo finiti a starci reciprocamente sulle scatole senza mai esserci nemmeno parlati come si deve.
E io che pensavo di essere troppo inquietante o chessò io XD







Reiko_Artemis
00mercoledì 22 agosto 2012 16:17
Poi non lo so se il "ti calcolo solo se mi piaci altrimenti non esisti" sia tipico anche delle donne. Certo, nel mio caso cerco sempre di non dimostrare troppo interesse per un ragazzo che non conosco perché c'è il rischio che creda che io gli vada dietro, ma non per cattiveria, esattamente per il contrario: tanto per ricollegarmi al motivo per cui ho aperto questo topic, molti ragazzi tendono a partire in quarta e invece di pensare "ah, ho preso un abbaglio" pensano "tu maledetta che giochi coi miei sentimenti". Però è vero che ho diversi amici maschi e con loro parlo anche dei ragazzi che mi piacciono, per cui non ci sono equivoci. Basta che le cose siano chiare fin da subito.
Certo è che con gli amici e le persone che mi piacciono mi comporto allo stesso modo. Cioè può capitare che offra un caffè (offrirei di più ma sono squattrinata XP) a un amico, come a un'amica e come alla persona per cui ho una cotta. Per tutte queste persone ci sono sempre, se hanno un problema. E se mi capita di poter aiutare una persona che non conosco molto, lo faccio. Non sopporto le persone che sono gentilissime solo quando fa comodo a loro.
Li considero fondamentalmente degli ipocriti.
Erena-chan
00mercoledì 22 agosto 2012 23:32

E comunque il non parlare con le ragazze se non per rimorchiarle sa molto di sessista.


Mh, penso sia più legato al fatto che la gente parte subito in quinta.
Mi è capitato un sacco di volte. Io continuerò a chiacchierare amabilmente con ragazzi che ho appena conosciuto, ma so che matematicamente, alla fine della serata, almeno uno di loro mi chiederà il numero quando magari io ho scoperto che hanno lo spessore psicologico di un foglio di carta velina ed è mia intenzione non vederli mai più.
O, se gli dai il numero perchè tutto sommato li trovi simpatici, cominceranno a chiederti di uscire quando invece volevi solo chiacchierarci.
Partono in quinta, appunto, la gente è ossessionata dalla paura di rimanere sola ( mah). Capisco se altra gente meno chiacchierona di me ci va più con i piedi di piombo...
hotaru.
00giovedì 23 agosto 2012 00:25
Reiko_Artemis, 22/08/2012 16.17:

Poi non lo so se il "ti calcolo solo se mi piaci altrimenti non esisti" sia tipico anche delle donne. Certo, nel mio caso cerco sempre di non dimostrare troppo interesse per un ragazzo che non conosco perché c'è il rischio che creda che io gli vada dietro, ma non per cattiveria, esattamente per il contrario: tanto per ricollegarmi al motivo per cui ho aperto questo topic, molti ragazzi tendono a partire in quarta e invece di pensare "ah, ho preso un abbaglio" pensano "tu maledetta che giochi coi miei sentimenti".



Guarda, io per certi versi sono ancora nella fase "non ti parlo proprio perché mi piaci" (che alla mia età è assurdo, lo so).
Poi invece capita di essere più sciolta con altri con cui sono più a mio agio perché su di loro non ho la benché minima mira, ma in effetti quando mi sembra che comincino ad andare in una certa direzione, faccio rapidamente marcia indietro. Non calcolo qualcuno solo se veramente sento che potrei avere un rigetto acuto nei suoi confronti, o perché la sua compagnia proprio non mi piace.
Poi immagino che un ragazzo senta molto di più il peso della responsabilità del "provarci per primo" (ancora forte malgrado il fatto che ci possa provare chi vuole), e quindi "tenti" di chiedere il numero dopo una serata anche se la ragazza ha mostrato un minimo interesse nei suoi confronti...

Ah, non so se vi è mai capitato: conosco ragazze che spesso, nell'approcciare un ragazzo, lo lasciano parlare delle cose che gli interessano anche se non gliene importa più di tanto, fingendosi interessate al discorso e facendo un sacco di domande.
Bene, a me è successo il contrario: si è equivocato il mio interesse per l'argomento per interesse verso il ragazzo in questione, e io non sapevo più come fare (del tipo: se tu suoni in un gruppo e mi racconti la storia della tua chitarra/viola/cembalo/batteria, ti sto ascoltando perché mi interessa sul serio, non perché suoni e allora "fa figo"). Che fatica, eh.
Reiko_Artemis
00giovedì 23 agosto 2012 11:40
Mmh, sai che non saprei? Cioè, diverse volte mi è capitato che ragazzi con cui parlo perché interessata all'argomento finissero per equivocare, ma avevo sempre liquidato la cosa pensando "tzè, gli dai un minimo di attenzioni e loro compilano la lista nozze, poi salta fuori che è pure colpa tua". Forse a volte è successo proprio per quello, chi lo sa?
Io in genere coi ragazzi parlo di cose personali (che poi, per personale si intende anche "cosa ho mangiato oggi") e anneddoti divertenti riguardo il passato. In genere c'è uno scambio, più uno che racconta e l'altro che fa domande, robe tipo "ah i miei professori di liceo..." e l'altro "sìì, anche i miei erano così e così".

In genere, quando vedo che lui sta per provarci equivocando il mio interesse, me ne salto fuori con qualcosa che lo scoraggia. Tipo, che ne so "ah, anche il tipo che mi piace suona le nacchere" oppure "ahahaha, pensa che a me piacciono solo gli asiatici!" (e magari lui è la persona più occidentale del mondo). A quel punto gettano prontamente la spugna.
Però sono quasi certa che dopo molti di loro mugugnano contro le ragazze che li illudono. Si prendono davvero troppo sul serio. Tutti i sogni a occhi aperti che faccio sulla gente che mi piace rimangono una cosa mia, che non è che deve corrispondere alla realtà sennò mi arrabbio. Un sacco di volte dico alle mie amiche "ahh, lui ha detto così e così! Magari ricambia!" per poi rettificare "sì, lo so che è una scemenza, però fammi illudere!".
E io non sono un genio. Basterebbe usare la testa ogni tanto e ammetterlo con sé stessi "no, forse se Hotaru mi ha fatto domande sul mio violino è perché le interessano gli strumenti musicali". Fine.
coriolina
00venerdì 31 agosto 2012 10:31

Ne ho conosciuto uno che finché si trattava di me (stavamo assieme, al tempo) era un lord, voleva pagare tutto lui, era gentilissimo e disponibilissimo. Poi, tempo dopo, una mia amica si è messa a frequentarlo senza intenti romantici e lui è stato un vero cafone. Della serie, serata al ristorante, lei che non mangia niente e lui che fa a metà il conto. Che esula proprio dal contesto "sei maschio quindi devi pagare", è proprio una questione di giustizia: cioè, lei deve pagare per metà di quello che mangi te? Ma wtf!
Inoltre questo qui aveva pure entrate fisse e viveva coi genitori, per cui non aveva problemi di affitto e di soldi.



Io penso che tutto questo dipenda dall'annosa questione dell'avere qualcosa in cambio...
Lo so, è una cosa tristissima, ma da come la vedo io il tipo in questione con la tua amica aveva solo un "rapporto di amicizia", quindi...
Molto dipende anche dal tipo di rapporto che c'era tra i due (che io ignoro), ma se si tratta di qualcosa molto "alla pari" ci starebbe anche.
Fermo restando che la mamma dei cafoni è sempre incinta!
Reiko_Artemis
00venerdì 31 agosto 2012 11:49
Ma anche io quando esco con gli amici facciamo o a metà, o ognuno paga per sé. Però se porti una tua amica in un ristorante costoso, lei obbietta che non ha fame e tu mangi un piatto da quaranta euro, mentre lei al massimo pilucca qualche pezzettino di pane giusto per non dare nell'occhio... poi le fai pagare metà del TUO conto?
Dai, non si tratta di rapporti maschio femmina, ma vera e propria giustizia. Al massimo la mia amica avrebbe potuto pagare il coperto e l'acqua, ma al massimo.
Forse mi ero spiegata male: quando dico che non ha mangiato niente, non intendevo che ha ordinato un antipasto^^ non ha proprio mangiato^^
Sara Black 98
00venerdì 31 agosto 2012 14:21
Re:
Reiko_Artemis, 31/08/2012 11.49:

Ma anche io quando esco con gli amici facciamo o a metà, o ognuno paga per sé. Però se porti una tua amica in un ristorante costoso, lei obbietta che non ha fame e tu mangi un piatto da quaranta euro, mentre lei al massimo pilucca qualche pezzettino di pane giusto per non dare nell'occhio... poi le fai pagare metà del TUO conto?
Dai, non si tratta di rapporti maschio femmina, ma vera e propria giustizia. Al massimo la mia amica avrebbe potuto pagare il coperto e l'acqua, ma al massimo.
Forse mi ero spiegata male: quando dico che non ha mangiato niente, non intendevo che ha ordinato un antipasto^^ non ha proprio mangiato^^


Ma anche se avesse ordinato solo un antipasto... cioè, pagava il suo antipasto, mica quello che mangiava il ragazzo! Da noi, poi, si fa così, ovvero quando usciamo in due e si dice: "Poi facciamo a metà" non intendiamo la metà matematica, ma proprio il cibo che ognuno mangia da solo. Capisco non essere avari fino all'ultimo cent (dipende anche dalle circostanze), ma pagare quello che un altro ho mangiato a me sembra proprio fuori da mondo, scusate!

coriolina
00sabato 1 settembre 2012 00:21
RE
Sara Black 98, 31/08/2012 14.21:

Reiko_Artemis, 31/08/2012 11.49:

Ma anche io quando esco con gli amici facciamo o a metà, o ognuno paga per sé. Però se porti una tua amica in un ristorante costoso, lei obbietta che non ha fame e tu mangi un piatto da quaranta euro, mentre lei al massimo pilucca qualche pezzettino di pane giusto per non dare nell'occhio... poi le fai pagare metà del TUO conto?
Dai, non si tratta di rapporti maschio femmina, ma vera e propria giustizia. Al massimo la mia amica avrebbe potuto pagare il coperto e l'acqua, ma al massimo.
Forse mi ero spiegata male: quando dico che non ha mangiato niente, non intendevo che ha ordinato un antipasto^^ non ha proprio mangiato^^


Ma anche se avesse ordinato solo un antipasto... cioè, pagava il suo antipasto, mica quello che mangiava il ragazzo! Da noi, poi, si fa così, ovvero quando usciamo in due e si dice: "Poi facciamo a metà" non intendiamo la metà matematica, ma proprio il cibo che ognuno mangia da solo. Capisco non essere avari fino all'ultimo cent (dipende anche dalle circostanze), ma pagare quello che un altro ho mangiato a me sembra proprio fuori da mondo, scusate!




... e infatti la mamma dei cafoni è sempre incinta!
Kagura92
00domenica 2 settembre 2012 11:53
Re: Re:
Sara Black 98, 31/08/2012 14.21:


Ma anche se avesse ordinato solo un antipasto... cioè, pagava il suo antipasto, mica quello che mangiava il ragazzo! Da noi, poi, si fa così, ovvero quando usciamo in due e si dice: "Poi facciamo a metà" non intendiamo la metà matematica, ma proprio il cibo che ognuno mangia da solo. Capisco non essere avari fino all'ultimo cent (dipende anche dalle circostanze), ma pagare quello che un altro ho mangiato a me sembra proprio fuori da mondo, scusate!




...noi facevamo così le cene di classe, anche quando eravamo in pizzeria e quindi la combinazione pizza+bibita+secondabibita+dolce+caffè+grappa era completamente variabile.
Mi fate sentire fuori dal mondo XD

(Le cene tra amici invece sono diverse, ma vabbe' XD)
Erena-chan
00martedì 4 settembre 2012 03:10
Mh, sarò strana io, ma se vado in ristornante con amici mangio. E mangio quello che mi pare, conto matematico o meno.
Altrimenti non ci vado affatto xD
Sul serio, non si parla di un pub, ma proprio un ristorante... per me è sciocco andarci se non si ha fame, specie se si va in due xD

la storia dell'uomo che paga può esserci come no: se si vuole fare all'antica paga lui, altrimenti non ho problemi a sborsare. Da me generalmente pagano i ragazzi (se si tratta di appuntamento), oppure si fa a turni con gli amici o anche col fidanzato- in fondo di birrette o altre schifezze simili e patatine si tratta, la canzone è sempre quella. Per fortuna conosco persone ai quali i ristoranti fanno orrore, like me, e ci vanno solo se obbligati.
ღ Aurore ღ
00mercoledì 5 settembre 2012 17:48
Ultimamente mi è capitato di notare che tra i giovani vi sono due tendenze opposte (parlo della fascia d'età che frequento io, cioè tra i 18 e i 23 anni): la prima è quella della trasgressione a tutti i costi, del facciamo tutto quello che ci pare tanto siamo gionvicelli e la vita è breve, all'insegna di sesso, droga e rock and roll, per intenderci xd; la seconda tendenza invece un po' "conservatrice", romantica, fedele ad alcuni valori del passato pur senza esagerare (ad esempio rivalutazione dell'importanza del matrimonio, del sesso, della prima volta e così via), include quelle coppiette che si fidanzano a 14/15/16 anni e a arrivati ai 20 già sono decisi a stare insieme per sempre.
Forse questi ragazzi che ti è capitato di incontrare appartengono alla seconda categoria; secondo me non è un male rivalutare l'importanza di alcune cose, però certo, parlare di amore alla prima uscita è un tantino folle. Può anche darsi che siano semplicemente molto immaturi e straparlino senza pensare troppo a ciò che dicono, magari convinti di riuscire a conquistarti in quel modo... E il fatto che abbiano 25 anni non è rilevante secondo me: prima di dare qualche segno di vera maturazione, un ragazzo deve aspettare come minimo i 30 anni, e a volte anche oltre... Conosco venticinquenni che ragionano come tredicenni, quindi...
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