rugby Per il Benetton Treviso lo scudetto numero 12

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vanni-merlin
00martedì 30 maggio 2006 01:07
29 maggio 2006
Per il Benetton Treviso lo scudetto numero 12


di Giacomo Bagnasco

Il Benetton Treviso si riprende lo scudetto dal Ghial Calvisano e conferma la sua supremazia nell’era play-off: dal 1988 ha disputato 16 finali, affermandosi nove volte.



Di più, con 12 campionati all’attivo stacca la coppia Petrarca-Rovigo e diventa la squadra veneta più titolata. Il tutto al termine di un confronto discreto nel primo tempo, brutto nella ripresa e avvilente dopo il fischio finale, a causa di una zuffa che contraddice i principi e le tradizioni di cui il rugby va fiero: perché la chiusura del match, in questo sport, sancisce da sempre la pace tra i contendenti e perché, a quanto pare, la scintilla è scaturita dall’intervento di un atleta trevigiano, Mazino, che non era né nel “quindici” di partenza né tra i rincalzi in panchina.
I quasi 10mila spettatori del Brianteo di Monza avrebbero meritato qualcosa di meglio, e di più. L’unica meta è arrivata quasi subito, dopo sette minuti. Il Ghial (sempre in finale dal 2001, ma vincitore solo l’anno scorso) ha dovuto fare i conti con un avvio disastroso in rimessa laterale. Proprio su un lancio “rubato”, il mediano d’apertura veneto Andrea Marcato ha saputo creare un varco eccellente, sorprendendo la difesa. A quel punto sono bastati un paio di passaggi per allargare il raggio dell’azione e far arrivare la palla a Legg, che è andato a segnare.
Poteva sembrare la premessa di un dominio della squadra biancoverde, favorita nel pronostico anche per i giocatori assenti o acciaccati nelle file bresciane. Ma il Ghial, che oltretutto ha dovuto fare i conti con un Kruger poco efficace nei calci piazzati, è rimasto in partita, costruendo tra l’altro una rete solida attorno al temutissimo Brendan Williams.
I cinque punti di distacco a fine primo tempo (11-6) diventavano otto in avvio di ripresa grazie al terzo calcio tra i pali di Marcato. Intanto aumentavano gli errori e il nervosismo. Più frequenti gli interventi dell’arbitro Damasco, di Torre del Greco. Dagli spalti era possibile ascoltare le sue parole grazie al ref-link, una radiolina “collegata” al microfono del direttore di gara e venduta a 5 euro prima della partita: l’esperimento, copiato da altri Paesi, è sostanzialmente riuscito.
Dopo un botta e risposta tra i calciatori, a cinque minuti dal termine del tempo regolamentare arrivava l’espulsione temporanea di Ongaro (Treviso) e Perugini (Calvisano), seguita da tre punti di Kruger. Sul 17-12 il Ghial era comunque in partita. Nel lungo recupero concesso, sapeva finalmente rendersi pericoloso, ma il Benetton continuava a difendere bene e il risultato non cambiava.
Grande gioia per Marcato, 23 anni, votato come uomo del match nonostante un paio di sbagli nel finale. Titolare da meno di due mesi, si è guadagnato anche l’interesse del ct azzurro Pierre Berbizier, che lo ha convocato per i match in casa del Giappone e delle Isole Figi, in programma l’11 e il 17 giugno. Triste partita d’addio per Paolo Vaccari, 35 anni, trequarti del Calvisano. Uno dei grandi dell’Italia più bella, quella degli anni 90, coinvolto sabato nel parapiglia appena prima dei titoli di coda.



da: www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&codid=20.0.1917270412&chId=30&artType=Articolo&DocRulesVie...


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