00 07/01/2015 00:55

Avrei voluto sdraiarmi vicino a te su un prato ancora umido di pioggia,
catturare la tua mano, e puntare all'unico astro visibile stasera, la Luna.
Non sei qui, non sarai mai, non sarà mai la tua mano sulla mia mentre sorrido ai tuoi occhi aperti al mondo. Ogni attesa carica di energia,anche quella impossibile ma dopo tanto vagare l'anima pretende una pausa e chiede alla faccia ironica impressa nel mio satellite di cambiare espressione. Stanca di vagare lungo strade insensate che ospitano miraggi e sogni a breve termine. La solitudine stessa è un miraggio, ci si isola dagli altri per convivere con sé stessi e il risultato a volte è catastrofico. Si prende quindi una coperta da un vecchio baule e la si stende su un prato umido di pioggia...

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Io gli spazi vuoti li ho sempre riempiti di stelle. Forse anche con una nota ogni tanto e un sorriso.