00 12/10/2005 17:17
BALLARO'?
"... trattare tutti gli argomenti con onestà intellettuale. I giornalisti espongono [???] i problemi, sta alla politica risolverli"
I comici ci sono ancora?
"Certamente, visto che la risposta è stata ottima, in due anni hanno partecipato in tanti"
EH, SI', PROPRIO TANTI, TANTISSIMI COMICI!




Messaggero TV - settembre 2005
"Voglio sedermi al salotto di Giovanni Floris"

Attualità: "Voglio sedermi nel salotto di Giovanni Floris"
leggi e scarica l'intervista anche in .pdf con foto
www.giovannifloris.it/messaggero-tv.pdf

Nelle due stagioni passate ha ospitato decine di parlamentari, giornalisti, economisti e dirigenti sindacali. E anche per questa quarta edizione, Ballarò si candida a palcoscenico privilegiato del confronto politico in prima serata. Da martedì 20 su Raitre di Luigi Aversa

Il suo volto e il suo vivace piglio giornalistico sono entrati nelle nostre case esattamente quattro anni fa. Era l’11 settembre del 2001. Inviato a New York quell’estate per coprire la sede americana di Raitre, Giovanni Floris fu nominato sul campo corrispondente dagli Usa dopo aver raccontato ai telespettatori italiani, lucidamente e con grande professionalità, la tragedia delle Torri gemelle e le giornate che seguirono. Ballarò all’epoca era solo un mercato palermitano. Un anno dopo, invece, sarebbe diventato uno dei più seguiti programmi di attualità della tv nostrana. Tanto che la scorsa stagione, proprio nel salotto di Floris ha avuto luogo l’evento tv (a sorpresa) dell’anno: il dibattito pubblico del premier con i suoi avversari politici.

Giorni fa si parlava dell’ipotesi di aprire la quarta stagione della trasmissione, in partenza martedì 20 in prima serata su Raitre, proprio con un incontro Berlusconi-Prodi, vista la rinnovata disponibilità del Presidente del Consiglio al confronto tv. «Noi siamo sempre pronti a ospitare tutti, anche due minuti prima della messa in onda», conferma Floris. «Ma non importa se vengono da noi o da un’altra parte. L’importante è che vadano». Al momento quindi quale è il tema della prima puntata? «Ancora non è definito con certezza, ma sicuramente ci occuperemo della situazione economica del Paese».

Quand’è che decidete l’argomento delle singole puntate? «Una settimana prima iniziamo a lavorare su un paio di temi, poi con l’avvicinarsi della messa in onda scegliamo quello di più urgente attualità». Quindi dovete essere pronti per qualsivoglia novità dell’ultimora. «La redazione è attrezzata per tutto questo. Tra l’altro, quest’anno l’abbiamo rafforzata, arricchendo anche il parco degli inviati e aggiungendo nuovi graffitisti».

Altre novità? «La novità assoluta è costituita dagli spot. Il primo anno avevamo i corsivi, poi i corti, ora ci sono gli spot, prodotti da Ballarò, per parlare oltre che di politica anche di solidarietà e di vicende che riguardano il resto del mondo. Si tratta di contributi di carattere etico-sociale». I comici ci sono ancora? «Certamente, visto che la risposta è stata ottima, in due anni hanno partecipato in tanti. Ci piace mescolare i linguaggi». Quella che arriva si preannuncia una stagione particolarmente calda sul versante politico, come la affronterete? «Come sempre, cercando di trattare tutti gli argomenti con onestà intellettuale. I giornalisti espongono i problemi, sta alla politica risolverli».

Passione giallorossa «La Roma di quest’anno?
Benissimo la prima, poi mi ha un po’ preoccupato l’inaspettata sconfitta con l’Udinese. Ma quel giorno, per esempio, mi è piaciuto Alvarez. Una scoperta».

INES TABUSSO