00 12/10/2015 09:44
Ho atteso il tempo necessario alla disperazione di fuoriuscire da ogni centimetro del mio essere e solo oggi, a distanza di 9 giorni riprendo carta e penna riuscendo a scrivere un pensiero da dedicare a te...nonna.
I miei 39 anni passati assieme a te sono stati teatro di fuoco e pace, di incomprensioni e di abbracci come ogni rapporto sentimentale richiede ma oggi la tua assenza fisica prende il sopravvento e tento (a stento) a lenire il dolore provando a colmare il vuoto con i tuoi dolci ricordi, con i tuoi lunghi racconti di vita. Ho ancora impresso il ricordo della tua seconda guerra mondiale fatta di bombe mai esplose e rinvenute anni dopo nel terreno argilloso della Gola di Frasassi, del soldato tedesco che si improvvisò ospite per una notte nella casa della bisnonna Virginia, bevendo tutta la notte vino per finire poi ubriaco e stanco sul lettone a "sei piani" del letto di tuo babbo, di nonno Fiore, tuo padre ucciso con un colpo di fucile mentre lavorava nel campo di famiglia, dei chilometri che facevi a piedi per andare a lavorare come sarta a Genga camminando nella strada boschiva all'imbrunire, percorso in cui una sera come tante altre raccontasti di aver visto spuntare da un cespuglio tre figure con il casco saltellanti spariti dopo il tuo segno della croce ed io nipotina curiosa che ti chiedevo sempre " nonna...dai..raccontami la storia degli alieni" e tu prontamente rispondevi " ma Francesca non erano alieni...era la "paura, forse uno scherzo del diavoletto "...
Nonna non finisce qui...la mia sete di conoscenza non muore con te, ti cercherò in ogni spazio concesso, in ogni centimetro di cielo, nel mare in tempesta e nei giardini in fiore, nelle onde che si librano nell'aria e negli occhi dei miei figli.
Non è un addio...
Arrivederci nonna.


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Io gli spazi vuoti li ho sempre riempiti di stelle. Forse anche con una nota ogni tanto e un sorriso.